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Qualifica e regime sussidiario

Nell'Intesa dellaConferenza Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 le parti specificano il ruolo "complementare e integrativo che gli Istituti professionali possono svolgere, in regime di sussidiarietà, rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale, ai fini del conseguimento delle qualifiche e dei diplomi professionali", realizzando "un efficiente ed efficace utilizzo delle risorse, nel rispetto dei vincoli della finanza pubblica".

Ogni singola Regione stabilisce poi le modalità in cui l'offerta sussidiaria deli Istituti professionali può essere attuata, rimanendo nell'ambito di due tipologie:

Se da un lato il rilascio della qualifica è sicuramente positivo, perché costituisce un ampliamento dell'offerta formativa, è anche vero che le scelte di ogni singola regione e le numerose incertezze ancora presenti, possono lasciare perplessi.

Il caso Emilia-Romagna: come procedere?

L'Emilia-Romagna ha adottato la tipologia A e ha dato la possibilità a tutti gli Istituti professionali di accreditarsi per rilasciare la qualifica al termine del terzo anno. Le condizioni sono di co-progettare i percorsi con i Centri di Formazione Professionale, che interviene anche negli esiti finali e nel rilascio delle qualifiche.

La scuola può offrire i due percorsi separati (quello statale dei 5 anni e quello regionale dei 3 anni), oppure può fare anche un percorso unitario, rilasciando una delle due qualifiche in terza e poi facendo proseguire gli studi solo coloro che hanno raggiunto i livelli minimi essenziali per potere accedere al 4° anno statale.

Le possibilità sono sostanzialmente tre:

Le perplessità sono tante, i dubbi di più, le certezze poche, perché molti aspetti verranno messi a punto nel corso anno (per esempio, a chi andranno i finanziamenti...).